martedì 3 maggio 2011

QUELLI DI TROPPO


Editoriale (X Times Luglio 2009)
Il Gruppo Bilderberg quest’anno si è riunito ad Atene, Grecia, dal 14 al 17 Maggio. I media internazionali hanno coperto appena la notizia, quelli italiani per niente.
Alcuni degli uomini più potenti del mondo si riservano di decidere le sorti del pianeta, e soprattutto dei suoi abitanti (noi), a porte chiuse, garantiti da un sistema mediatico addomesticato e compiacente. Grazie a giornalisti liberi, tra cui Daniel Estulin e Jim Tucker, molte notizie sono trapelate comunque, arrivando fino alle “masse”.
Quali sono stati gli argomenti a cui i nostri non eletti “padroni” hanno dato priorità? La crisi finanziaria e la sovrappopolazione. Due mali curabili, secondo i Bilderberg. La crisi finanziaria, pianificata a tavolino, potrebbe risultare a lungo o a breve termine, a seconda del vantaggio che ne trarrebbero i signori dell’industria, delle banche e della politica dietro le quinte.
Il Nuovo Ordine Mondiale, di cui persino Henry Kissinger parla senza mezzi termini, deve proseguire secondo determinate tabelle di marcia, ma non tutto va sempre secondo i piani (questa la loro dichiarata preoccupazione), e quindi è bene calcolare i pro e i contro di simili, macroscopiche manovre. L’economia mondiale, dopo essere stata demolita, va ristrutturata, e il come e il quando lo decidono loro.
Una Nuova Economia per un Nuovo Ordine. In questo scenario, che sembra un Risiko di fantapolitica e invece è la realtà, c’è un elemento in esubero: noi, “gente comune”. A quanto pare, siamo in troppi. Mi piace citare una frase di Beppe Grillo«ad essere in troppi sono sempre gli altri». Ma su questo, i Bilderberg hanno, in un certo senso, ragione.
Noi siamo tanti, loro sono pochissimi. Un pugno di uomini che pianifica un mondo “migliore” per sé stesso. La crescita demografica è stata definita una minaccia per l’economia e per l’ambiente. Di cui, state certi, hanno già cominciato ad occuparsi. Dal momento che non sembra che a queste persone stia a cuore lo stato di salute di Gaia – passatemi il termine –, il nostro pianeta vivente che lo sfruttamento indiscriminato, controllato da loro, sta mettendo in ginocchio, a preoccuparli deve essere qualcos’altro: le risorse, che vogliono tenere disposizione dell’élite.
Il costo di questo programma sono milioni di vite umane, la mia, la vostra e quella delle fasce più povere, a cui non verrà mai data una possibilità di rinascita. Questo pugno di uomini sta aggiornando i piani di ristrutturazione del proprio giardino, la Terra, e per farlo deve sradicare i parassiti. È altresì evidente che questi signori non vengano mai turbati dal pensiero che esiste una forte probabilità che i parassiti, al contrario, siano loro.
La vita, per ognuno di noi, ha un senso diverso. Per molti di coloro che hanno scelto di fare informazione in buona fede, il senso è spesso quello di opporsi a un sistema che ci vuole docili e sacrificabili, contribuendo alla diffusione di conoscenze che possono contare sul fattore di “imprevedibilità”, di cui proprio i Bilderberg si preoccupano.
E innescare un cambiamento. Gli autonominati signori del Risiko, portando avanti esclusivamente interessi personali e di casta, sono palesemente inadatti a gestire un risanamento globale e dunque, oltre che inutili, sono dannosi. La domanda che a questo punto potrebbe sorgere spontanea è: chi sono davvero “quelli di troppo”?
Lavinia Pallotta