martedì 2 agosto 2011

CUMBA TANGA (TERRA TONDA)

Oggi è una giornata piena. Il cielo è coperto, l'aria è fredda,
siamo in inverno ma con la luna crescente di febbraio tutto è
più potente più vivo. Mi chiamo Giorgio, vivo ormai da anni
nella tribù delle rocce tonde. Il nostro stile di vita è di tipo
arcaico-ipermoderno. Crediamo nell'anarchia imperiale. Esiste
un capo clan, o capo tribù, chi vuole può sostituirlo dopo aver
superato le prove di capacità ed essersi dimostrato superiore.
Le votazioni si fanno su referendum o su chiamata diretta
dello sciamano (capo tribù) il cui voto vale sette, mentre
quello degli adulti sopra i vent’otto anni vale tre, sopra i sedici
due e sopra i tre uno. Lo sciamano, in caso d’estrema
necessità, può decidere senza votazioni e il popolo del clan
deve ubbidire, pena l'espulsione quando finirà il periodo
d’emergenza: l'unico appello in questo caso è chiedere le
prove di capacità. Alcune case del villaggio hanno i pavimenti
in terra battuta, ogni gruppo familiare ha il computer collegato
ad internet. Il primo villaggio è sorto da qualche decennio ed
ora siamo più di cinquecento su tutto il pianeta. Il nostro e
mail è: tribu@alchimiaverde.it, il computer c’è stato
veramente utile. Tutto è iniziato quando Isabella, Paola,
Massimo ed io, abbiamo voluto una vita senza pregiudizi e
pensammo che la campagna ci sarebbe stata utile. Eravamo
pieni d’ideali, d’idee, giovani e potenti e soprattutto inesperti.
Allora non sapevamo che in noi esistono due esseri potenti
che dialogano tra loro come Giano Bifronte. Una è sottile: lo
spirito, il quantum, l'altra pesante: l'essere meccanico, la
massa biogenetica. Allora non sapevamo che l’essere
biogenetico può essere il comandante cieco che guida la
nostra esistenza con gli occhi delle passioni grezze. Ora so di
essere il testimone, l'eternauta, che il mio veicolo biogenetico
è solo la mia corazza, il mio esoscheletro intelligente, virtuale.
Partimmo nel 1984 dopo lunghe giornate e nottate passate a
parlare di noi, dei nostri ideali, dei nostri sogni. Tutto era
semplice e splendente: lo Stato aveva delle regole e delle
leggi, quello italiano era tra i più antichi e completi. Noi ci
amavamo come quattro fratelli e la voglia di lavorare era
molta. Era davvero molta? Studiammo dalle carte storiche,
climatiche, orografiche e geologiche, quale fosse la terra più
adatta ad iniziare il nostro progetto: la Toscana era la più
quotata. Partimmo per festeggiare le nozze di Massimo e
Paola alla ricerca della terra promessa. L'Alta Maremma era il
posto della nostra ricerca: terre libere, incontaminate,
selvagge e a cento chilometri dai centri più grossi d'Italia.
Sperduto in un antico bosco di querce, trovammo un vecchio
casolare da ristrutturare, era perfetto: costava poco aveva un
bel lago e un micro clima ottimo. Il primo compito fu capire
cosa è l’amore. Qual è il rapporto che ognuno deve avere con
se stesso? E con gli altri? Per me era chiaro, ogni quantum
deve parlare col suo biogenoma come un maschio deve
parlare con la propria femmina: con sincerità, senza sensi di
colpa, con la totale libertà. L'unico vincolo sarà l’intento che
può portare al potere totale o alla dissoluzione della pazzia o
della separazione. Noi siamo puro spirito in una massa
biogenetica ricca di tutte le pulsioni genetiche - educazionali
che l'evoluzione ci ha codificato per vivere efficacemente in
questo pianeta azzurro.

GLI ETERNAUTI (racconto fantastico che possiamo far
diventare vero)*
appunti su come vivere sani in un mondo di predatori
alchimiaverde.it