Non c’è più ingiustizia, se il mondo è creato da te, tuttavia hai il dovere di lottare contro le ingiustizie, per alleviare la sofferenza del mondo.
venerdì 28 ottobre 2011
SCHIAVI DELLA CINA
Per mettere insieme quel famoso 80% del fondo europeo la famosa e rinomata Europa, il vecchio continente (ormai di nome e di fatto), sta facendo opera diaccattonaggio. Dove si poteva andare a bussare, se non in Cina? Ieri Nicolas Sarkozy, ormai indiscusso premier ombra della comunità europea - con Berlusconi portaborse – ha fatto una telefonatina a Hu Jintao. Oggi il capo dell’Efsf Klaus Regling lo va a trovare di persona. Andiamo a elemosinare qualche spicciolo dei loro 3.200 miliardi di dollari di riserve. L’equivalente in oro degli sconfinati giacimenti petroliferi iracheni e iraniani. Ma quelli mica son fessi. Prima di investire un centinaio di miliardi, come ipotizza il Financial Times, vogliono esaminare i piani salva stati. Ve lo vedete Hu Jintao con la letterina di intenti di Berlusconi in mano, intento a bersi la favoletta del 1994, quella che comincia con “l’ammodernamento della funzione pubblica”? Scordiamoci i loro soldi. Anche perché significherebbe cedere una quota significativa di controllo politico sui nostri affari a gente che, come Jin Liqun, presidente del fondo sovrano cinese, ci manda a dire queste esatte parole: “L’Eurozona è una di alcune entità politiche ed economiche che si aspettano la carità dalla Cina e dai mercati emergenti. Noi vi rispettiamo, per favore rispettate voi stessi”.continua