domenica 15 settembre 2013

Berlusconi voleva uscita dall’euro, fatto fuori per questo nel 2011

Colpo di Stato – Quindi, ora sappiamo: Silvio Berlusconi stava seriamente pensando di tirare l’Italia fuori dall’euro nel mese di ottobre / novembre 2011. Ed è stato questo a far cadere il suo governo. Con un complotto orchestrato a Berlino con le complicità di Draghi e Napolitano.
Lo riferisce Lorenzo Bini-Smaghi, ex della Bce nel suo nuovo libro: Morire di Austerità. E lo riporta il giornalista economico Evans Pritchard sul Telegraph.
Bini-Smaghi – fino a poco tempo fa nel consiglio esecutivo della BCE, e per molti anni l’uomo dell’Italia a Francoforte – afferma che Silvio Berlusconi è stato rovesciato come premier italiano nel novembre 2011, non appena ha iniziato a concepire il piano per l’uscita dell’Italia dall’Euro.
In particolare, ha discusso (minacciato?) il ritiro italiano dall’euro in incontri privati ​​con altri governi dell’UEM, presumibilmente con il cancelliere Angela Merkel e il francese Nicolas Sarkozy.
Citazione letterale dal libro di Bini Smaghi:” L’ipotesi d’Uscita dall’euro era stata ventilata nei colloqui con i Governi degli Altri Paesi dell’euro “.
“Merkel l’ha capito solo nell ‘Autunno del 2012 “. Bini-Smaghi rivela anche che la Merkel ha continuato a pensare a come buttare fuori la Grecia dall’euro, fino all’autunno del 2012. Solo dopo, terrorizzata dalla esposizione delle banche tedesche – le uniche a rimetterci dall’uscite greca e non certo il popolo greco che aveva e avrebbe avuto tutto da guadagnare – cambiò idea.
A questo punto siamo certi: alla fine del 2011 in Italia ci fu un colpo di Stato. Ordito dal duo Merkel-Sarkozy e dai poteri bancari della Ue, e portato avanti in Italia dal loro fantoccio: Napolitano.