sabato 1 novembre 2014

L'UOMO COME LE LOCUSTE

QUALCUNO SI RICORDA IL FINALE DI QUESTA STORIA?

"L'evoluzione avviene per collaborazione, non per antagonismo". È quanto afferma il prof. Voeikov V. L., docente di biofisica presso la Facoltà di Biologia, Università di Mosca, e non è il solo !

"Ho lavorato all'università tutta la mia vita. Svolgo ricerca in Biochimica e Biofisica" - mi spiega il professore in un angolino del Salone Convegni, prima di prendere parola insieme ad altri accademici, sulla esposizione di "Aspetti nuovi della Scienza Globale".

La circostanza li vuole tutti impeccabili, con vestiti e cravatta, anche se dietro i capelli scompigliati e dietro i loro occhi, orbitano profondi pensieri e sorrisi mesti. Avevo avvicinato il professore perché già altri accademici mi avevano formulato valide teorie contrastanti Darwin, ed ero molto interessato ad avere la sua spiegazione.
Chiedo per iniziare:
Cosa pensa di Darwin ?
Per quanto riguarda il problema della evoluzione, tutti i biologi lo abbiamo creduto scontato. Però qualche anno fa mi chiedevo come si può basare la civiltà su questo fondamento di legge biologica. La teoria di Darwin dice che tutta la natura compreso l'uomo, sono risultati di una evoluzione naturale. Attraverso processi di qualche miliardo di anni, organismi microscopici sono divenuti più complessi e finalmente è venuto fuori l'uomo. Questa formazione dalle forme semplici alle complesse, nel tempo, lo chiamiamo evoluzione, anche se è meglio chiamarlo processo di sviluppo. Tutti i corpi viventi hanno un codice genetico, per cui i figli possono essere simili o no ai genitori. Le eventuali diversità, cambiamenti, possono trasferirsi ad altri.

Ma come ?
Secondo Darwin per caso, perché esistono processi fisici e biologici che portano alla distruzione dei geni esistenti e si creano i cambiamenti. In conseguenza di queste mutazioni genetiche vivono solo quelli che sono più capaci e più veloci ad usare tutte le risorse esistenti, gli altri muoiono.

A causa di questo processo di selezione naturale, il mondo biologico prosegue la continua lotta nell'ambiente e tra le specie. Cioè, da una serie di cambiamenti casuali ne derivano "priorità casuali" di sopravvivenza.

Però, dopo di avere meditato scrupolosamente su questa teoria, ho notato che va contro la realtà vivente di tutti i giorni. Se seguiamo i processi di sviluppo, per es. di un singolo organismo quando da una cellula-uovo nasce un organismo molto complicato che contiene le varie differenziazioni cellulari, notiamo che tutte le cellule lavorano insieme, l'una per l'altra, in simbiosi collaborativa, e contemporaneamente ognuna per sé stessa.
Mi sono chiesto cosa succederebbe se queste cellule si comportassero come dice Darwin, cioè se cominciassero a moltiplicarsi in dimensione geometrica secondo i processi di mancanza di risorse, in condizioni di deficit di energie e di sostanze ?
Ormai sappiamo che quando questi processi succedono in realtà, si chiamano cancro, dunque il processo di sviluppo del cancro corrisponde alla teoria di Darwin.
Lei evidenzia la diversità fra le cellule che nello zigote si differenziano col programma di costruire i vari organi collaborando fra loro edificando un organismo complesso armonico, dalle cellule che si differiscono in modo casuale e caotico ?
Esatto. Le cellule che si sviluppano come un tumore diventano diverse da quelle da cui sono nate, mutate, e poi non si somigliano neanche tra loro. Hanno due caratteristiche comuni: più aggressive e più ingorde. Diversamente dalle sane, queste si alimentano consumando più energie e più sostanze, però in modo meno efficace.
Questo modello rappresenta la teoria di Darwin ed esiste anche in natura.

Può farmi qualche esempio ?
Si, prendiamo le locuste. Da dove appaiono ?
Tutto parte da un altro tipo di insetti che vivono senza disturbare nessuno, con riproduzione regolata e quantità di popolazioni limitata, mantenuta in equilibrio per un periodo di tempo normale.
Lo squilibrio non si crea perché non hanno da mangiare, ma è il risultato di processi che ancora non conosciamo, collegato col clima e l'attività solare. All'improvviso si distrugge la regola della moltiplicazione. Se questo fattore di disturbo dura per 2-3 generazioni, da insetti normali cominciano a moltiplicarsi come un tumore, raggiungono una grande dimensione dimostrando che ci sono risorse di alimentazione e di energia.
Poi succedono cose strane: questo branco comincia a muoversi, vola e si sposta in una certa direzione ma non per cercare cibo. Prosegue sempre in una direzione senza fermarsi o girare.
Se lungo il cammino incontra piantagioni, le distrugge e prosegue. Ma prima o poi raggiungono il mare e si suicidano.

È quanto sta succedendo per l'uomo oggi ?
Sì, se l'uomo continua a comportarsi da folle, lo aspetta lo stesso destino. In altre parole, se gli uomini useranno metodologie di concorrenza selvaggia senza sosta, con la selezione come lotta di sopravvivenza, dopo un periodo che sembrerà di grande splendore, la fine sarà sempre quella del tumore: follia, come le locuste.


È uno strano modo di evadere dalle Leggi Naturali ?
Possiamo chiamarla trasgressione all'interno dell'organismo che è Unità Armonica - puntualizza - Nel corpo ci sono sempre cellule che si rovinano, ma il corpo sano è capace di perseguire e isolare queste cellule. Diversamente, se l'Unità si indebolisce, questi errori si moltiplicano, aumentano, e ad un certo momento la loro quantità porta cambiamento qualitativo con la formazione del cancro.
Pensa che ci sia relazione tra cancro biologico e cancro psichico ?
Se parliamo di uomo, parliamo di una struttura trina fatta di spirito, anima e corpo, lo spirito è superiore, il corpo è lo strumento e senza lo spirito non potrebbe vivere in questa dimensione. Direi che tutte le malattie, esclusi i traumi fisici, sono collegate prima con i disturbi spirito-anima e poi si cominciano ad evidenziare sullo strumento.
È l'Unità Uomo, di cui lei sta parlando, che vuole trasgredire lo sviluppo evolutivo ?
Senz'altro ! Lo sviluppo è un processo contrario di quanto scritto da Darwin, perché è un processo di unione, di sintesi, di parti più semplici che diventano ogni volta più complicate. Grazie a questo processo diventano più resistenti, adeguate alla influenza dei fattori di disturbo.
Però, per l'unione di due strutture diverse, è necessario che queste due diventino meno indipendenti. Come dicono i chimici, le strutture dovrebbero avere valenza e radicali liberi, non uniti in sé stessi, ma più disponibili al contatto con gli altri, più aperte verso l'esterno a unirsi e scambiarsi con altri. Più logicamente qualunque struttura biologica, segue sia l'uno che l'altro caso, singolarità e scambio. Noi cerchiamo di essere individuali ma anche di comunicare.
Questo dualismo è la vita, è un equilibrio tra perfezione dell'unità e l'apertura verso l'esterno. L'errore è stato per alcuni di credere più importante l'individualità e per gli altri il processo dell'unione totale che persegue di cancellare l'individualità.
Da qui nascono tutti i nostri problemi. Per es. la teoria di Darwin descrive il processo di distruzione della struttura individuale e la caoticità del sistema che praticamente è la tappa necessaria per lo sviluppo continuo.
Però, se questa tappa si prolunga molto, porta alla distruzione. Per questo è necessario fermarsi in tempo.
Il segreto della vita, dunque, si riconduce al rapporto inscindibile del tutto con l'uno e dell'uno col tutto, in una collaborazione proiettata verso conoscenze migliori.
Fino a quando la nostra coscienza relativa non può comprendere le Leggi Naturali, le deve semplicemente rispettare, pena la sopravvivenza.


By Orazio Valenti - Tratto da: edicolaweb.net
http://www.mednat.org/new_scienza/darwin_si_no.htm

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