domenica 14 dicembre 2014

Aprite gli occhi: ci stanno avvelenando

L’inventario nazionale delle emissioni inquinanti nell’aria e delle loro sorgenti non viene aggiornato da ben 12 anni, quasi 13. Per quale ragione? Forse, cercando determinanti agenti inquinanti, se ne troverebbero altri, come alluminio e bario? Il punto non è stabilire se ci sia o meno contaminazione, ma il livello di inquinamento, ormai ben al di là delle soglie biologiche di tolleranza (non dei limiti "legali" vigenti, stabiliti in base a criteri economici, dunque non vitali, e quindi illegali). I primi a morire di strane malattie (mai viste prima) sono stati gli alberi, come ad esempio gli ulivi nel Salento. Provate ad osservare la realtà con i vostri occhi, e non con il paravento.

Diamo i numeri ufficiali dello Stato italiano (Istituto superiore di sanità): "un morto su cinque per inquinamento atmosferico". Aprite gli occhi: ci stanno avvelenando, grazie anche alle nostre disattenzioni. Il governo e le forze armate United States of America, in accordo con alcune famigeratecorporations, hanno ridotto l'Europa in una gigantesca camera a gas, a cielo ormai agonizzante.

Ecco cosa recita la versione ufficiale propinata dalle autorità ai sudditi italidioti:

«INES (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti) ed EPER (European Pollutant Emission Register) sono registri integrati nati nell'ambito della direttiva 96/61/CE, meglio nota come direttiva IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control). Essi sono il risultato di un approccio integrato alla gestione ambientale che coinvolge i governi, le industrie e il pubblico e dà la possibilità a quest'ultimo di esercitare il proprio diritto di accesso ad informazioni ambientali in maniera semplice attraverso la moderna tecnologia».

Il nodo cruciale è accertare il livello di inquinamento dell’aria, provocato anche e soprattutto dall’aerosolchemioterapia bellica che la NATO manda in onda nei cieli del vecchio continente, ovvero sui centri abitati, dalla Norvegia alla Turchia.

Singolare coincidenza: proprio nel 2002 è stato avviato su larga scala, lo spargimento di scie chimiche, a seguito degli accordi segreti stipulati nel 2001 da ogni staterello europeo con il governo di Washington ( a firma di G.W. Bush). E guarda caso, proprio nel 2002 sono state ripresentate le prime due interrogazioni parlamentari in Italia, ancora oggi senza risposta, nonostante siano trapassati invano tanti governicchi di centro, destra e e finta sinistra come ha inequivocabilmente attestato il cosiddetto "renzusconi" agli sgoccioli.

Che fare? Occorre una ferrea strategia difensoiva, ma soprattutto mettere in atto quanto prima una strategia offensiva per annichilire chi attenta alla vita. Dunque, smettetela di lamentarvi e diamoci da fare, per trovare rimedio tutti insieme.

di Gianni Lannes

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/12/lunione-europea-non-registra-i-dati-di.html

http://altrarealta.blogspot.it/

Scilipoti: “bisogna togliete il segreto di Stato sulle Scie chimiche”


Domenico Scilipoti, Senatore di Forza Italia, ha deciso di ripresentare al Senato italiano una nuova interrogazione parlamentare in merito alle scie chimiche in cui chiede inoltre che venga tolto il segreto di stato, ovvero che si ammetta ufficialmente che le scie chimiche fanno parte di un preciso disegno di geoingegneria fatto in accordo con gli Stati Uniti.
Va ricordato che Domenico Scilipoti nel 2011, precedente legislatura, presentò già una interrogazione parlamentare dedicata proprio alle scie chimiche. Ma il governo italiano, come si poteva immaginare, non accolse il documento. Le motivazioni furono a dir poco vergognose.
Le scie chimiche fanno parte di un preciso accordo internazionale coperto da segreto di stato e tutti coloro che sono al governo in Italia sono al corrente di questo, ma fanno finta di nulla.
Di seguito l’interrogazione parlamentare del febbraio 2011 che Domenico Scilipoti si appresta a ripresentare, stavolta in Senato.
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-10970
presentata da
DOMENICO SCILIPOTI
martedì 22 febbraio 2011, seduta n.437
SCILIPOTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa.
- Per sapere – premesso che:
nel 1999 il Parlamento europeo con delibera nr. A 4-0005/99 del 14 gennaio 1999 si e espressa contro le sperimentazioni HAARP (con base in Alaska-Usa);
nel 2002 l’Italia ha firmato un accordo bilaterale con gli USA sulla ricerca climatica e il capo dei ricercatori italiani e il Professore Franco Prodi;
nel 2003 l’ex Ministro della difesa, Martino, autorizza le forze aeree Usa (USAF) a sorvolare gli spazi aerei dell’Italia;
nel periodo dal 2003 al 2009 sono state presentate nr. 14 interrogazioni parlamentari sull’argomentole sostanze tossiche utilizzate per le operazioni di aerosol sono composte da metalli, polimeri, silicati, virus e batteri;
l’alluminio è una sostanza neurotossica che danneggia sia il sistema nervoso centrale, che i processi omeostatici cellulari (l’alluminio è un fattore determinante nell’Alzheimer);
l’intossicazioni di metalli produce un abbassamento delle difese immunitarie;
l’alluminio uccide la flora batterica dei terreni; le piogge prodotte dalle scie chimiche cambiano il ph dei terreni; le operazioni di aerosol, comunemente chiamate scie chimiche, finiscono per determinare, ad avviso dell’interrogante, una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione -:
se il Governo intenda assumere, per quanto di competenza, iniziative volte:
a) ad accertare i valori di acidità, ovvero, i ph cambiati dal 2003 al 2010, a mappare con precisione la qualità attuale dei terreni e a garantire la cessazione delle operazioni suddette in quanto obbligano all’utilizzo di OGM;
b) a misurare il livello di bario e di alluminio nelle acque piovane su tutto il territorio nazionale promuovendo verifiche dopo le piogge provocate dalle operazioni militari;
c) a misurare il tasso d’inquinamento dell’aria specificamente in relazione ai prodotti utilizzati nelle operazioni di aerosol;
d) a determinare il rischio ambientale e per la salute della popolazione dei territori soggetti a operazioni di scie chimiche permanenti;
e) a chiarire l’influenza che le operazioni di scie chimiche dal 2003 ad oggi hanno avuto sulla salute degli italiani;
f) a pubblicare le ricerche epidemiologiche relative:
1) alle malattie infettive dell’apparato respiratorio;
2) allergie dovute a intossicazione da metalli;
3) Alzheimer e altre malattie degenerative riconducibili all’intossicazione di metalli;
g) a stimare la correlazione dell’aumento delle malattie in rapporto alle sostanze utilizzate nelle scie chimiche (ovviamente ogni malattia è multifattoriale e le questioni ambientali incidono significativamente, ma dal 2003 se vi è stato un aumento statistico significativo probabilmente dovuto alle scie chimiche);
intenda promuovere la cancellazione del segreto di Stato relativo alle scie chimiche e far cessare le operazioni che comportano scie chimiche tutt’oggi effettuate.