venerdì 27 marzo 2015

Germanwings:un danno collaterale dell’egocentrismo di massa.

Germanwings: gesto estremo, e senza senso, del copilota Andreas Lubitz

Andreas Lubitz, copilota dell'Airbus della Germanwings, ha azionato la perdita di quota dopo essersi rifiutato di aprire la porta della cabina al comandante

UN CASO DI EGOCENTRISMO DI MASSA
La cosa più inspiegabile di un gesto inspiegabile è il tentativo puerile di spiegarlo, d’ingabbiare l’assurdo nel tran tran, di far coincidere l’eccezione di tutte le eccezioni con una rassicurante spiegazione. Era “depresso” o “aveva problemi col pagamento del mutuo”. Oppure aveva “litigato con la fidanzata”.
Mettiamo, per esempio, che fosse andata davvero così. Che il copilota dell’A320, Andreas Lubitz , fosse stato mollato dalla ragazza la sera prima. Peggio. Lui l’ha beccata a letto col suo migliore amico e lei gli ha detto: «Be’, ora che hai visto come si scopa davvero, spegni la luce ed esci».
Così tutto si spiega? Per la maggioranza degli esseri umani sì, una stronza basta e avanza. Perché è la verità vera quella che ci spaventa, l’inspiegabile, l’assurda. Come quella di essere vivi su una palla rotolante nell’universo. E così i “decapitatori” dell’Isis ci fanno molta meno paura del copilota Andreas Lubitz se Andreas non avesse avuto uno straccio di problemi di coppia, di depressione o con le rate del mutuo. E soprattutto se non era un terrorista islamico. In quel caso ci saremmo sentiti tutti più tranquilli...
“Non fate troppi pettegolezzi” lasciò scritto Cesare Pavese sul comodino accanto al letto in cui si uccise. Ma Pavese era una persona educata, d’altri tempi. Non si sarebbe mai fatto esplodere la sera in cui vinse il premio Strega.
Che bisogno aveva, infatti, Andreas Lubitz, di far precipitare nel suo pozzo altre 140 persone nonché di distruggere un aereo da svariati milioni di euro, quando gli sarebbe bastato un solo flacone di barbiturici? Quale attrazione irresistibile lo ha irretito al punto da far planare, per così tanti lucidi minuti, il nostro aereo contro la sua montagna?
L’unica notizia per me certa è che siamo entrati nell’era dell’egocentrismo di massa. La globalizzazione più letale del narcisismo. La strage è già stata compiuta nelle nostre menti che ormai si avvitano solo su se stesse, in picchiata e incuranti degli altri. Quello di Andreas Liubitz e delle sue povere vittime è non soltanto un gesto inspiegabile, ma è soprattutto un danno collaterale dell’egocentrismo di massa.

Diego Cugia - Jack Folla
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