lunedì 3 agosto 2015

U.E. UN PROGRAMMA DI DOMINIO


“I cittadini devono capire che le élites che guidavano i destini dei popoli fino all’avvento delle democrazie non si sono mai rassegnate a perdere quello che avevano e che dominavano con potere assoluto, cercando nel corso degli ultimi decenni di mantenere o recuperare il controllo della ricchezza mondiale. Questo è stato fatto in particolare in Europa con un disegno venduto all’opinione pubblica e alle classi politiche come unità europea. Esso nascondeva invece solo un programma di dominio della ricchezza del Vecchio Continente. Un programma di spoliazione dei beni comuni a favore delle élite con la sottomissione totale degli Stati attraverso la sottrazione della moneta”.


In una qualsiasi nazione moderna solo due entità possono creare il bene finanziario, la moneta:
lo Stato e le banche.
Se attraverso un disegno ideologico-economico tu arrivi a ottenere la cancellazione del potere dello Stato, e ad emettere e gestire il denaro, cosa rimane? Solo le banche. Ed esse diventano, di fatto, lo Stato. Questo è quanto è successo con l’Unione Europea, una cosa totalmente anticostituzionale. Il più grande attentato alle Costituzioni degli Stati mai fatto. Con l’eurozona i proprietari della moneta sono le banche internazionali, con a capo la Banca Centrale Europea (Bce). Esse sono di fatto ‘gli Stati’”.

“La Bce non ha limiti tecnici nella creazione della moneta Euro, ma non lo vuole fare. E’ una scelta politica per favorire l’operazione di spoliazione e impoverimento di molti Stati europei e banchettare attraverso le speculazioni. Ciò è sotto gli occhi di tutti. Non si tratta di qualche teoria del complotto, basta aprire un giornale per rendersi conto di quanto sta succedendo”.

Ci hanno messo in questa situazione, non eravamo in uno stato talmente grave da giustificare quanto si sta facendo. L’Italia era, con la lira, uno dei sette Paesi più ricchi del mondo. Aveva il maggior risparmio privato del pianeta, oggi invece ci hanno ridotti a pigs d’Europa. Non eravamo in emergenza e ora lo siamo. Ci hanno raccontato la bugia del debito pubblico e il cittadino c’è cascato, e non può controbattere alle argomentazioni dei tecnocrati. Quelli tesi a convincerci che l’Italia è un Paese spendaccione, quando non è vero, che aveva un debito disastroso, quando non è vero perché era l’attivo dei cittadini”.

Paolo Barnard

http://altrarealta.blogspot.it/