domenica 7 agosto 2016

SCHIAVI DI STRUTTURE ENERGETICHE



È infatti più comodo vivere in un mondo illusorio e confortevole piuttosto che in una realtà spaventosa ma veridica. L’illusione di cui si parla riguarda il fatto che sembra che le motivazioni e le azioni dell’uomo si trovino sotto il diretto controllo della sua coscienza. In realtà così non è. Anzi, a essere più precisi, non è affatto così. Gli scienziati studiano invano la psiche dell’uomo come oggetto a sé stante, come proprietà della ragione umana. Ma non è una questione di “come” è organizzata la psiche umana. Si tratta invece di capire che la ragione non ha una volontà libera, giacché è comandata dall’esterno. E non da educatori, né da insegnanti, né da funzionari e nemmeno da capi. La ragione è comandata dalle essenze del mondo della materia sottile.

Come è noto, l’energia mentale non scompare senza lasciar traccia. Quando gruppi di persone cominciano a pensare in un’unica direzione, le loro “onde materiali” si sovrappongono le une sulle altre, e nell’oceano di energia si formano strutture d’informazione energetica invisibili ma reali, i pendoli.

I pendoli venutisi a creare cominciano a svilupparsi in modo autonomo. Aspirano a sottomettere le persone, elementi della struttura, alla loro volontà, ma lo fanno in maniera inconsapevole, giacché essi sono privi di mente. Non si può dire che i pendoli siano forze maligne. Sono più che altro simili a piante parassite, o a programmi psuedo-vivi, che, essendo impiantati in una struttura, determinano il suo comportamento. I pendoli esistono nel mondo sottile come sovrastrutture che incombono su ogni società umana, sia essa la famiglia, la scuola, un’azienda commerciale o lo stato. Può sembrare incredibile che le persone non si rendano conto del fatto che agiscano involontariamente negli interessi di un pendolo, però è un dato di fatto.

Ogni struttura esiste e si sviluppa non semplicemente per effetto delle azioni intenzionali delle persone, suoi elementi. La struttura è comandata dal pendolo così come il funzionamento di un meccanismo automatico è guidato da un algoritmo. I membri di una struttura possono compiere azioni volontarie, ma non sono liberi nelle loro motivazioni e si ritrovano costret- ti, di norma, ad agire inconsapevolmente negli interessi della struttura. I pendoli si nutrono dell’energia delle persone. Se sie- te indignati ed esprimete la vostra viva insoddisfazione, fornite energia al pendolo. Tutto ciò che è potenzialmente in grado di suscitare forti emozioni negative è provocato dai pendoli. L’e- nergia negativa è il loro piatto preferito. Tutto l’orrore sta nel fatto che i pendoli non solo assorbono l’energia, ma in qualche modo incomprensibile costringono le persone a comportarsi in modo tale da far sì che quest’energia venga rilasciata in misura ancora maggiore. Se siete preoccupati o in tensione per qualco- sa, le persone che vi stanno intorno si comporteranno in modo tale da suscitare la vostra irritazione e proprio nel momento in cui vorreste maggiormente essere lasciati in pace. I bambi- ni, fino a poco prima tranquilli, cominciano a fare i capricci; qualcuno vicino a voi comincia a infastidirvi; vi trovate tra i piedi importuni vari, ognuno con i suoi problemi; ovunque e insistentemente si formano interferenze; se si aspetta qualcuno con impazienza, questi tarda ad arrivare; se non si vuole vedere alcuno, ecco arrivare gente ecc. ecc.

Potete confermare da soli che il mondo a volte vi dà parzialmente sui nervi. Ovviamente ognuno è infastidito a seconda del proprio livello di sopportazione, la sostanza dei fatti però è la
seguente: se in un certo momento si crea un fenomeno potenzialmente in grado di infrangere il vostro equilibrio, questo fenomeno per qualche motivo accade apposta. Se per esempio avete fretta e temete di ritardare, a partire da questo momento tutto inco- mincerà a muoversi contro di voi: la gente vi sbarrerà la stra- da o camminerà solennemente nel bel mezzo, impedendovi un sorpasso; se avete urgente bisogno di oltrepassare una porta, si formerà una fila di persone che si trascina lentamente, a passo di lumaca, verso questa stessa uscita; per strada, nel traffico, succe- derà la stessa cosa, quasi come se tutti si fossero messi d’accordo. Quanto maggiore è l’irritazione accumulata, tanto più inten- sa diventerà la pressione esterna in tutte le sue manifestazioni: quanto maggiore è la tensione che avete, tanto più attivamente vi infastidiranno le persone che vi circondano. La cosa interessante è che questa gente non lo fa intenzionalmente, anzi: non gli passa neppure per la testa di star dando fastidio a qualcuno. Il fatto è che la forza motrice che forma i motivi inconsci non si trova all’interno della psiche dell’uomo, ma al suo esterno.

E allora, ci si chiederà, come fare per contrapporsi all’influenza dei pendoli? A questo fine occorre smettere di comportarsi come “ostriche”, che reagiscono negativamente a un qualsiasi fattore irritante. In altre parole, occorre mantenere alto il livello di consapevolezza e non cedere alle provocazioni. Bisogna cessare consapevolmente di reagire ai fattori irritanti: solo allora essi cesseranno di irritare.

Ma non è tutto. Le guerre, le rivoluzioni, le lotte per i mercati delle materie prime e per il controllo delle reti commerciali, la concorrenza, il terrorismo, tutti questi fenomeni costituiscono solo la punta emersa dell’iceberg, quella che possiamo osservare. Alla base di essi, invisibile, fatta di materia sottile, c’è una lotta incessante di pendoli. Sono i pendoli a provocare praticamente tutte le situazioni di conflitto, poiché è proprio dell’energia del conflitto che essi si nutrono.

Vadim Zeland Transurfing VIVO
 

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