venerdì 26 maggio 2017

Vittorio Feltri: "Perché gli immigrati ci faranno fuori"

Gli attentati terroristici si susseguono implacabili in Francia, in Germania e in Inghilterra e noi continuiamo a pronunciare gli stessi discorsi scontati e vani. L’ultima strage, quella di Manchester, dove sono morti giovinetti che ascoltavano un concerto, ha disgustato l’opinione pubblica, ma fra qualche giorno sarà dimenticata come tutte le altre.

Gli islamici non si fermano. Mentre l’Occidente pur sgomento non sa che fare per proteggersi dagli assassini. Non ha una idea, non un piano. Subisce, si dispera, piange e non combina nulla. Negli anni si è riempito di balordi provenienti dal vicino Oriente, pensando che fossero bravi ragazzi, utili a rinforzare l’economia, e adesso scopre che invece sono metastasi che portano alla morte. Per consolarsi dice che in fondo i criminali sono nati in Europa, cioè cittadini continentali a ogni effetto, però dimentica che essi sono figli di immigrati da cui hanno ricevuto una educazione estranea alla nostra.

I terroristi arrivano da terre islamizzate, hanno conservato e coltivato la cultura coranica alla quale non hanno intenzione di rinunciare, adottando i modelli illuministici. Figuriamoci. Essi rifiutano la separazione tra religione e politica, che per noi è la regola, e si tengono strette le proprie tradizioni contrastanti con le nostre: conoscono solo lo Stato etico, prima viene Allah poi tutto il resto. E noi poveri illusi, idioti, siamo convinti occorra accoglierli e integrarli. Non comprendiamo che è una operazione impossibile, perché i musulmani pretendono di imporre la propria civiltà, supponendo sia superiore alle altre.

Aveva ragione Oriana Fallaci, tanto vituperata dagli intellettuali dei miei stivali e tanto amata dal popolo. Gli islamici puntano a scalzarci, a dominarci in casa, a rubarci l’anima e non solo quella, perdio. Certo, gli atti terroristici sono isolati, una volta succedono qua e una volta là, ma non si può negare siano ricorrenti. Segno che sono organizzati e incentivati dalla stessa mente malata, quella dell’Isis, una banda di pazzi crudeli capace di progettare lo sterminio degli infedeli e dei cristiani, come si è verificato in numerose circostanze da noi sottovalutate.

Siamo talmente scemi da tentare di risolvere il problema ospitando cani e porci, anziché vietando loro di mettere piede dalle nostre parti. Facciamo di peggio. A Milano sabato scorso abbiamo assistito alla marcia del sindaco Sala, cui ha aderito una folla di incoscienti, promossa per favorire l’accoglienza dei migranti. La parola d’ordine era: benvenuti gli stranieri di qualsiasi colore e nazionalità, quasi non bastassero le orde di profughi che si sono impadronite della città, rendendocela invivibile, rubando case ai poveri indigeni, facendosi mantenere col denaro pubblico.

I manifestanti in pratica auspicano l’aumento dei migranti allo scopo di sfruttarli quale carne da macello, e non si rendono conto che poi gli sfruttati, stanchi di essere tali, si ribelleranno e ammazzeranno gli sfruttatori uno dopo l’altro, familiari inclusi. Quando i bombaroli inizieranno a uccidere gli italiani, e accadrà presto, allora ci accorgeremo degli errori commessi, ma sarà troppo tardi. Dovremo accontentarci di partecipare alle esequie delle vittime.

di Vittorio Feltri
http://altrarealta.blogspot.it/