sabato 17 giugno 2017

EURO ; LA GRANDE PESTILENZA

Gli schiavi indottrinati dal televisore sono persone che, come me, da trent’anni si sentono dire, nelle Universita’, sui giornali, in tutti gli organi di informazione, le stesse menzogne:










L’unione (europea) fa la forza
Lavoreremo un giorno in meno e guadagneremo come se lavorassimo un giorno in piu’
In un mondo globale serve una risposta globale, non si puo’ restare con “l’Italietta”
La globalizzazione porta posti di lavoro e ricchezza a milioni di poveri cinesi e indiani
Il liberismo consentira’ a tutti gli uomini piu’ efficienti di diventare piu’ ricchi
Bisogna aver meno stato e piu’ mercato
Bisogna abbattere le barriere valutarie
Bisogna rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione dei capitali
Bisogna avere un cambio forte
Bisogna tener bassa e controllare l’inflazione
Bisogna ridurre lo spreco pubblico
Il debito pubblico e’ il male assoluto
Il pubblico e’ male, il privato e’ bene
Per ridurre il debito pubblico bisogna tagliar la spesa pubblica
Per tagliar la spesa pubblica dovete far sacrifici
Se fate sacrifici oggi sui diritti al lavoro e alle pensioni, darete un mondo migliore ai vostri figli
Il mondo e’ globale
Chi rifiuta queste indiscutibili verita’ e’ un ignorante, un populista e un demagogo


La gente comune non comprende, perche’ non sa, dato che chi sa non permette di sapere.

Perfino la storia viene cancellata dalla memoria dei popoli. Popoli che oggi avvertono una disfatta epocale, perche’ la gente, a lungo andare, non crede piu’ alle teorie, alle parole, ai soloni.

La povera gente si guarda nelle tasche.
E trova meno soldi per comprare il pane sulla tavola, che infatti scarseggia.

E chi ha piu’ memoria, perche’ ha piu’ anni, ricorda che quando non compravamo tante BMW e Mercedes ed Audi, e sulle nostre strade giravano delle ben piu’ modeste FIAT, la gente era piu’ ricca.

Quando uscivi dalla scuola o dall’Universita’, non era un problema trovare un lavoro, perche’ le aziende pagavano molte meno tasse e potevano investire. Esistevano ancora investimenti pubblici, si costruivano strade e ospedali, gli anziani non si dovevano comperare le medicine e le agenzie di Rating, pagate dal sistema finanziario, non mentivano spudoratamente sullo stato di presunta insolvenza o rischio di presunto fallimento dello Stato.
E sai perche’?

Perche’ quello Stato era padrone del proprio debito, in quanto quella moneta era stampata in nome e per conto del popolo sovrano.

In questi giorni, nei quali interessi finanziari stranieri ci dicono come dovremmo riscrivere la nostra Costituzione, nei quali piccoli imprenditori si impiccano perche’ non possono tirare avanti e milioni di poveri sono sulle strade italiane, dopo che sono stati distrutti i sistemi del lavoro, del risparmio, della salute e della pensione, tanti si interrogano sulle reali cause di questa incompresa situazione.

Il diavolo, come si sa, e’ maestro dell’inganno, e chiama questa cosa “la crisi”.
Non esiste nessuna crisi.

Esiste una peste, un cambiamento pianificato e deliberato di sistema economico che, da decenni, e’ stato introdotto a un solo fine: quello di spostare la ricchezza in capo a pochi e la poverta’ in capo a molti.
Nella prossima puntata ti spiegheremo come questa storia abbia a che fare con la tua schiavitu’, con la poverta’, attraverso meccanismi economici perversi che partono da una parola: deficit.

Perche’ dietro il disegno di Europa solidale e progressista, dietro le belle parole della globalizzazione e del liberismo, vi e’ un piano di dominazione occulto e spregiudicato delle masse, attuato da una elite finanziaria non eletta da nessuno e al di fuori delle regole democratiche.

Perche’ chi e’ povero e’ debole e chi e’ debole e’ governabile dal tiranno.

Perche’ – infine – un popolo deve fare un primo passo indispensabile per uscire dalla schiavitu’.

Conoscere.




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